Into the white…

-2. Ora, davvero, siamo agli sgoccioli. Lo scorso fine settimana ci siamo lasciati alle spalle un durissimo, ma sempre molto bello Tour du Rutor. Forse eravamo abituati troppo bene. Da diverse edizioni, infatti, la gara di Marco Camandona ci aveva regalato sole splendente e super powder. Ecco, sto giro tutto l’opposto. Nebbia, nebbia e ancora nebbia.

 

La gara, però, sempre molto bella. Tecnica e ben organizzata. Salire sul gradino più alto insieme a un super Matteo Eydallin è stato super. Lui è un grande campione, una sicurezza sulle lunghe. In questi tre giorni mi ha insegnato molto sulla gestione delle tappe e dei vantaggi sugli avversari.

 

Dopo qualche giorno a casa, ci attende l’ultimo titolo italiano della stagione a casa di “Lence” e poi Patrouille de Glaciers. Step by step. Per il momento focalizziamo l’attenzione su questo obiettivo… Poi, tra quindici giorni, si scierà senza numero per un bel po’ :-)

 

(Credit Foto Stefano Jeantet)

 

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Ma non eravamo una squadra?

Questo fine settimana no, ma in fondo lo saremo sempre. Siamo alle battute finali. Come dice Robert a Campiglio si assegneranno le coppe di cristallo, quelle potenti. 16 punti sono pochi, troppo pochi per fare calcoli, per azzardare pronostici.

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Chi si ricorda dei secondi?

Pomeriggi  post natalizi. Pomeriggi di ripetute da frequenze alte e livelli di lattato importanti. Tra una frazione veloce e una di recupero la mente vaga e cerca appigli, delle scuse cui aggrapparsi per fare meno fatica.  

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A bocce ferme..

La fantastica vittoria al Trofeo Mezzalama ho chiuso la lunghissima stagione 2017. Una stagione dal sapore dolceamaro; non posso infatti nascondere che a dicembre i miei piani fossero diversi.  E' stata strana. Ai campionati italiani di dicembre, tutto come da copione..

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